I regolamenti di igiene comunali, tutti, prevedono vincoli di salubrità che obbligano di fatto lo scarico a tetto. Riportiamo a titolo di esempio una serie di regolamenti i cui punti specifici sono richiamati di seguito e riferiti ad alcune città italiane:
- Regolamento Bergamo 48 – 50: 3.4.46.a - allontanamento dei prodotti della combustione - norma generale. “Tutti i prodotti della combustione provenienti da impianti o apparecchi alimentati con combustibile solido, liquido o gassoso, devono essere collegati a camini o canne fumarie sfocianti oltre il tetto con apposito comignolo avente le caratteristiche di cui agli articoli successivi” ...
- Regolamento Milano pag. 30: 3.4.20 - allontanamento dei prodotti della combustione. “Tutti i prodotti della combustione provenienti da impianti termici o apparecchi alimentati con combustibile solido, liquido o gassoso, devono essere collegati a camini o a canne fumarie sfocianti oltre il tetto con apposito comignolo al fine di garantire : o una adeguata dispersione dei prodotti della combustione; o una adeguata diluizione dei prodotti della combustione, prima della loro ricaduta, al fine di evitare ogni situazione di danno o molestia alle persone” ...
- Regolamento Brescia pag. 68 …: 3.4.32 - allontanamento dei prodotti della combustione. “Tutti i focolari siano essi alimentati con combustibile solido, liquido o gassoso, devono essere collegati a canne fumarie sfocianti oltre il tetto con apposito fumaiolo”.
- Regolamento Roma pag. 26: “ogni focolare deve avere una canna propria ed isolata dalle altre la quale si prolunghi fino oltre al tetto.
Ricordiamo che gli Enti Locali hanno piena autonomia, diritto e dovere di tutelare i cittadini con le necessarie limitazioni sanitarie ed ambientali a carattere locale.
Nella maggior parte di Italia lo scarico a parete non è consentito perchè la storicità di questa pratica ne ha sempre dimostrato l'esito infausto.